Il prossimo periodo di programmazione 2014-2020 è ormai alle porte. Al fine di supportare l’implementazione iniziale negli Stati Membri e nelle Regioni, l’RESR ha organizzato questo ‘Seminario per il miglioramento dell’attuazione di Programmi di Sviluppo Rurale’, il 9 Dicembre 2011 a Bruxelles.

In breve:

Il seminario si basa sui risultati del Gruppo Tematico 4, “Meccanismi di Attuazione delle Politiche di Sviluppo Rurale nell’UE”, che ha permesso di identificare gli aspetti positivi di buon funzionamento a livello di implementazione e ciò che invece necessita di miglioramento.

Il seminario si compone principalmente di discussioni in workshop concentrandosi sul prossimo periodo di programmazione e in particolare sui seguenti punti :

• Migliorare la struttura dei programmi (approccio strategico, migliore definizione degli obiettivi e coordinazione con altre politiche)
• Rendere l’implementazione dei programmi più efficiente e promuovere coordinazione tra i vari enti responsabili dell’implementazione
• Semplificare l’accesso ai finanziamenti per potenziali beneficiari

Documentazione

Programma : [PDF ]

Risultati del Gruppo di lavoro tematico 4 "Meccanismi di attuazione della politica di sviluppo rurale dell'UE":

• Relazione finale del Gruppo di lavoro tematico 4 [PDF ]
• Sintesi e conclusioni della relazione del Gruppo di lavoro tematico 4 [PDF ]

Ulteriore documentazione correlata:

Breve guida alle proposte della Commissione europea per lo sviluppo rurale dell'UE dopo il 2013 : [PDF ]

Studio sulla riduzione degli oneri amministrativi con l'attuazione di alcune misure di sviluppo rurale (luglio 2011)

• Sintesi [PDF ]

Testo integrale e allegati disponibili sul sito Internet della DG AGRI: https://ec.europa.eu/agriculture/analysis/external/rd-simplification/index_en.htm

PRESENTAZIONI

Sessione plenaria

L'attuazione della politica di sviluppo rurale: esperienze attuali / prospettive future, di R. Peters, Capo Unità Rete europea e monitoraggio della politica di sviluppo rurale, DG AGRI [PDF ]

Sessioni di laboratorio

Laboratorio A

Processo di consultazione e preparazione dei PSN e dei PSR - l'esempio dell'Austria, di A. Augustyn, Punto di contatto [PDF ]

Concezione di politiche efficaci e coordinamento con altre politiche - l'esempio della Danimarca, di F. Cossu, Punto di contatto [PDF ]

Laboratorio B

Utilizzo flessibile di misure e coordinamento tra gli organismi per l'attuazione - il caso dei progetti sulle catene alimentari in Italia, di F. Ventura (Rete rurale nazionale, Italia) [PDF ]

Semplificare l'attuazione e migliorare le sinergie - il modello di contratto di agricoltura globale in Catalogna (Spagna), M. Gregory, Punto di contatto [PDF ]

Laboratorio C

Strategia di comunicazione e informazione verso potenziali beneficiari come parte del processo di applicazione - un esempio dalla Francia, M. Longhi (Ministero dell'agricoltura, alimentazione, pesca, affari rurali e pianificazione regionale, Francia) [PDF ]

Migliorare il processo di applicazione per gli investimenti (approccio di applicazione in due fasi) - l'esperienza della Polonia, di M. Marciniak (Agenzia per la ristrutturazione e l'ammodernamento dell'agricoltura, Polonia) [PDF ]

Risultati dei seminari

Risultati dei seminari A i B [PDF ]

Risultati dei seminari C [PDF ]

RISULTATI DEL SEMINARIO

Rappresentanti delle amministrazioni degli Stati membri e delle organizzazioni per lo sviluppo rurale hanno partecipato a scambi di esperienze e di pratiche sulle modalità per migliorare l’attuazione della politica di sviluppo rurale dell’Unione europea nello scenario post-2013. Dai dibattiti condotti nei tre workshop paralleli organizzati nel corso del seminario sono emersi i seguenti punti:

• I programmi di sviluppo rurale devono poggiare su approcci strategici forti, che bilancino da un lato le aspettative e le priorità a livello comunitario (Strategia Europa 2020) e, dall’altro, le esigenze a livello locale.
• Devono essere predisposti solidi quadri strategici che indichino come raggiungere gli obiettivi chiaramente definiti della politica e consentano di ottimizzare le sinergie tra i diversi strumenti di intervento.
• I futuri contratti di partenariato (CP) dovrebbero lavorare in questo senso, ma sono necessari ulteriori dati sul modo in cui questo nuovo elemento del quadro strategico è destinato a operare.
• Un ampio processo di consultazione su base partecipativa ed una migliore applicazione dei risultati dei processi di valutazione sono due fattori essenziali per garantire la definizione di strategie e programmi più efficaci e coerenti.
• La gestione dei programmi e la loro esecuzione quotidiana risulterebbero agevolate da un maggior coordinamento tra gli organismi preposti all’attuazione. È pertanto necessario delineare una visione comune degli obiettivi di intervento che sia condivisa da tutte le organizzazioni coinvolte e migliorare la comunicazione.
• In futuro occorrerà prevedere un approccio più integrato alla gestione dei programmi che potrà contare su una gamma di soluzioni concrete che incoraggino non solo l’integrazione per tema (misure), ma anche tra competenze.
• Per raggiungere i beneficiari e calibrare l’assistenza in funzione delle loro specifiche esigenze è necessario riconoscere l’esistenza di una gamma diversificata di potenziali candidati e di realtà socio-istituzionali. È necessario ipotizzare di conseguenza varie alternative e soluzioni.
• Gli sforzi volti a ridurre gli oneri amministrativi (sia per gli organismi amministrativi, sia per i beneficiari) correlati al processo di candidatura devono essere mantenuti. A tal fine è opportuno prendere in considerazione l’attuazione di strumenti di gestione informatizzati e telematici, l’armonizzazione delle procedure e i cosiddetti “sportelli unici”.
• È necessario predisporre un ambiente finanziario più favorevole, in particolare per i promotori di piccoli progetti, prevedendo ad esempio l’imputazione di costi per somme forfettarie e il versamento di anticipi. La proporzionalità deve essere il principio guida.
• Le reti rurali nazionali possono e devono svolgere un ruolo più incisivo nel facilitare la comunicazione e gli scambi tra organismi di attuazione e parti interessate; nel predisporre la comunicazione all’attenzione dei beneficiari e, in linea generale, nel promuovere lo scambio di buone pratiche in materia di attuazione.

Ampia sintesi dei risultati [PDF ]