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Migliorare l’attuazione di LEADER a livello di programma

3. Usare un gruppo di coordinamento

L’approccio LEADER dipende da due principali tipi di partenariato: il partenariato GAL locale e il partenariato inerente alla struttura di governance multilivello (entro la quale sono definiti i ruoli e le responsabilità). Sebbene le specifiche disposizioni multilivello varino nei diversi Stati membri, la necessità di partenariati efficaci tra i diversi attori coinvolti nel sistema di attuazione multilivello è di importanza fondamentale per tutti.  

Dall’integrazione di LEADER nelle altre politiche nel 2007, ciò ha acquisito ancora più importanza: LEADER faceva il suo ingresso nell’ambito delle più ampie disposizioni attuative e amministrative dei PSR mantenendo, nel contempo, il suo caratteristico approccio. Questo significativo cambiamento ha comportato nuove disposizioni, approcci sconosciuti, diverse culture e convenzioni e nuovi requisiti per tutti gli interessati. Le sfide che tutti si son trovati a dover affrontare sono state ripetutamente evidenziate nelle valutazioni dei PSR e di LEADER, nell’ambito dei gruppi di lavoro e dei comitati. Creare collegamenti e assicurarne il funzionamento per le comunità rurali sono le fondamenta su cui poggia l’intero approccio LEADER. L’esigenza e l’opportunità di gettare queste basi non è mai stata tanto sentita quanto lo è ora – e l’arrivo del CLLD rafforzerà ulteriormente questa priorità. L’istituzione di un gruppo di coordinamento LEADER può essere un modo semplice ed efficace per contribuire allo sviluppo della comunicazione, dei legami e dei rapporti di lavoro.

Che cos’è e quali sono i benefici?

L’importanza dell’impiego di gruppi di coordinamento come strumento partecipativo per migliorare la gestione e l’attuazione di LEADER è sempre più ampiamente riconosciuta da tutti i soggetti interessati coinvolti nell’attuazione di LEADER. Questi gruppi, estensione naturale dell’approccio LEADER, contribuiscono a migliorare sia le azioni che le modalità di azione attraverso l’accrescimento delle conoscenze, lo sviluppo di una comprensione reciproca e la creazione di legami lavorativi solidi. Lo scopo precipuo di tali gruppi è di far funzionare meglio il sistema, offrendo ai diversi attori uno spazio e una piattaforma dove poter lavorare insieme, riesaminare i progressi compiuti, sviluppare soluzioni comuni e condivise, migliorare l’intero sistema e creare le condizioni necessarie per il suo successo. Uno dei più grandi benefici di questo modo di lavorare è la fiducia reciproca che si viene a creare tra i vari attori.

Di norma, questi gruppi prevedono la partecipazione di Autorità di gestione, Organismi pagatori, GAL (responsabili o personale), Reti rurali nazionali e, potenzialmente, il coinvolgimento di altri attori dello sviluppo rurale o di rappresentanti di altri fondi. Per certi versi, questi gruppi possono essere visti come sostituti di alcuni elementi dei precedenti Comitati di sorveglianza dei programmi e delle reti nazionali LEADER, che avevano la funzione di coinvolgere i soggetti interessati nell’efficace attuazione del programma. L’origine di questi gruppi può variare: possono nascere come gruppi ad hoc, incentrati su una questione specifica o una tantum per poi evolversi, oppure possono essere pianificati come parte del processo generale. Questi gruppi possono essere diretti dai GAL, dalle AdG o dalle RRN.

Nonostante le ovvie differenze tra i gruppi di coordinamento, essi avranno di norma funzioni simili, ovvero contribuiranno tutti a coordinare, affinare e sveltire le attività e forniranno un forum per l’assistenza tecnica e il lavoro collaborativo. Potranno funzionare come gruppo individuale oppure formare gruppi di lavoro incentrati su un argomento o compito specifico. Saranno possibili diversi formati. I gruppi di coordinamento offrono uno spazio apposito per rafforzare i collegamenti e la comunicazione tra gli attori, per creare solidi rapporti di lavoro e sviluppare una comprensione comune. Essi contribuiscono a definire i ruoli e le responsabilità e, di conseguenza, a coordinare le varie funzioni di attuazione. Possono inoltre offrire un utile meccanismo per il coordinamento esterno con altri fondi, interessi o reti.

Idealmente, l’istituzione di un gruppo di coordinamento LEADER dovrebbe essere un passo attivamente intrapreso nelle prime fasi del processo del programma. Sebbene questi gruppi siano uno strumento utile per risolvere problemi, è più che logico adottare questo approccio per orientare lo sviluppo delle modalità e dei sistemi di lavoro fin dall’inizio. Molti degli esempi attualmente esistenti svolgono un ruolo di collegamento tra programmi, rendendo possibile l’apprendimento e il miglioramento e tutelando la continuità e la memoria istituzionale.

Le Reti rurali nazionali sono coinvolte nei gruppi di coordinamento LEADER in modi diversi – che dipendono, in parte, dalla loro struttura. Come strumento già esistente, esse possono fornire le basi essenziali per i collegamenti di lavoro. In alcuni casi, le RRN prendono loro stesse l’iniziativa, in altri casi possono essere incaricate dall’AdG di creare tali gruppi o filoni di lavoro. Possono avere specifici gruppi di lavoro LEADER, possono agire principalmente con i GAL oppure svolgere un importante ruolo di intermediazione tra i diversi attori. Il ruolo di coordinamento svolto dalle RRN può essere particolarmente importante negli Stati membri con PSR regionali.

L’impiego e l’efficacia di questi gruppi diventano palesi ogni qual volta o quasi che gli operatori LEADER si riuniscono per prendere in esame i diversi elementi del sistema di attuazione. Il valore di questi gruppi è ampiamente riconosciuto e sono frequenti i riferimenti ad esempi di successo. Difatti, molti tra gli interessati considerano questi gruppi una parte fondamentale dell’approccio, in particolar modo per quanto concerne gli insegnamenti da trarre per il futuro. All’evento LEADER 2013, i delegati hanno sottolineato diversi esempi di successo, specialmente in relazione all’elaborazione dei PSR e al coinvolgimento dei GAL.

  • In molti paesi, i gruppi di coordinamento e i gruppi di lavoro ad hoc vengono impiegati per trarre insegnamenti dall’attuale periodo di programmazione e farne tesoro per il 2014-2020.
  • La RRN greca ha presentato il proprio gruppo di lavoro tematico LEADER – che coinvolge l’AdG, l’OP, i GAL e altri soggetti interessati (regioni, università, Camere, giovani agricoltori) – che si occupa delle opzioni strategiche per lo sviluppo locale.
  • In Spagna, i gruppi di coordinamento che coinvolgono AdG regionali, GAL, reti GAL, RRN e OP stanno analizzando i problemi di gestione e attuazione e stanno sviluppando soluzioni che formeranno le basi degli orientamenti comuni concordati per LEADER 2014-2020.
  • È consigliabile l’utilizzo di strumenti diversi. In Svezia, per esempio, è ampiamente collaudato l’uso di gruppi di riflessione virtuali, che dimostrano che è possibile lavorare insieme efficacemente anche senza riunirsi fisicamente.
  • Esempi pratici come per esempio le visite ai progetti e le visite sul campo, che riuniscono le persone in un ambiente nuovo, possono contribuire ad ampliare e rafforzare la comprensione reciproca.
  • È possibile che non abbiate tutte le soluzioni all’interno di LEADER. In tal caso, perché non ampliare il vostro gruppo di coordinamento e la sua esperienza?

Intervista a Anna Parizan

Ultimo aggiornamento: 24/03/2014 | inizio pagina