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Panoramica sulla politica di sviluppo rurale

Introduzione

L’importanza dello sviluppo rurale

Se si considera che oltre la metà della popolazione dei 27 Stati membri dell’Unione europea (UE) vive in zone rurali e che queste ultime rappresentano il 90% del territorio, appare evidente come lo sviluppo rurale costituisca un ambito politico di vitale importanza. L’agricoltura e la silvicoltura restano le forme prevalenti di fruizione del suolo e di gestione delle risorse naturali nelle zone rurali dell’UE, oltre a costituire un’importante piattaforma per la diversificazione dell’economia all’interno delle comunità rurali.

Gli obiettivi precipui della politica agricola comune (PAC) dell’UE sono rimasti costanti nel corso degli anni, ma gli strumenti utilizzati sono stati perfezionati nel corso di successivi processi di riforma. In origine, gli elementi inerenti la politica di sviluppo rurale erano integrati nella PAC. Nel 2000, con la riorganizzazione degli interventi della PAC in due grandi pilastri, è entrata in vigore una politica comunitaria di sviluppo rurale distinta e specifica.

Il primo pilastro della politica agricola comune copre i pagamenti diretti e le misure di mercato, mentre nel secondo pilastro sono comprese le misure pluriennali di sviluppo rurale. I due pilastri sono complementari e la politica di sviluppo rurale dell’UE opera in questa prospettiva.

L’evoluzione della politica di sviluppo rurale ha contribuito sin dai suoi esordi a far sì che la politica si sviluppasse e si adattasse in modo da contemplare le priorità fondamentali dell’UE. L’importanza attribuita agli investimenti quale fattore di successo ha permesso a numerosi agricoltori di apprendere nuove tecniche, migliorare le proprie strutture e procedere ad un’essenziale ristrutturazione, così da accrescere il proprio vantaggio competitivo.

Inoltre, sostanziali disposizioni a favore dell’ambiente contribuiscono ad una inversione di tendenza per quanto riguarda le sfide relative alla biodiversità, le emissioni di gas serra, la qualità dell’acqua e del suolo e la tutela del patrimonio paesaggistico. La politica di sviluppo rurale ha inoltre colto la necessità di sostenere varie tipologie di intervento per la creazione di posti di lavoro, nonché l’erogazione di servizi di base nelle campagne europee. Ciò contribuisce a promuovere una migliore qualità della vita, un fattore importante per garantire comunità rurali prospere.

Le norme essenziali che disciplinano il periodo di programmazione 2007-2013 sono basate sul Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR). Ai sensi del suddetto regolamento, la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 è strutturata su tre assi tematici e un asse orizzontale. Per maggiori informazioni sul Quadro comunitario europeo fare clic qui.

Finanziamento della PAC

I regolamenti che disciplinano il finanziamento della politica agricola comune (PAC) hanno previsto la creazione nel 2007 di due nuovi fondi, ciascuno dei quali destinato a finanziare uno dei due pilastri della PAC, ossia:

  • il Fondo europeo agricolo di garanzia (FEAGA) per il primo pilastro;
  • il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per il secondo pilastro.

Il nuovo regolamento rappresenta un’evoluzione sia per quanto riguarda il contenuto della politica, sia in termini di attuazione per entrambi i pilastri. La creazione di un singolo fondo a sostegno dello sviluppo rurale, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR), e di un unico pacchetto di norme di programmazione, finanziamento, rendicontazione e controllo tende a semplificare l’attuazione della politica di sviluppo rurale.

Il nuovo fondo opera secondo norme adeguate alla programmazione pluriennale, avvalendosi di strutture e procedure organizzative quali gli organismi pagatori accreditati a livello nazionale e un sistema annuale di liquidazione dei conti di comprovata efficacia, in merito ai quali gli Stati membri hanno ormai maturato un’esperienza pluriennale.

Revisioni della politica di sviluppo rurale: la “Valutazione dello stato di salute” della PAC

Le ultime revisioni nell’ambito dello sviluppo rurale dell’UE sono state introdotte a seguito di un processo di riesame della PAC, noto come “Valutazione dello stato di salute” della politica agricola e rurale dell’UE, che ha portato all’introduzione di una serie di modifiche in materia, concordate dai leader dell’UE nel 2008. Con la “Valutazione dello stato di salute” si è avuta l’opportunità di garantire un adeguamento delle politiche in vigore, così da affrontare al meglio le molteplici nuove sfide e opportunità dell’Europa rurale, quali il cambiamento climatico e la crescente domanda di energie rinnovabili.

Le modifiche introdotte dalla “Valutazione dello stato di salute” sono essenzialmente mirate a modernizzare, semplificare e razionalizzare la PAC, eliminando talune restrizioni imposte agli agricoltori, al fine di aiutarli a rispondere in modo più efficace ai segnali del mercato e a cogliere le nuove sfide. Tali modifiche prevedono tra l’altro la riduzione dei pagamenti diretti agli agricoltori e il reimpiego dei relativi fondi per sostenere l’espansione dell’assistenza allo sviluppo rurale. A seguito di tali variazioni sono state apportate modifiche a tutte le strategie nazionali di sviluppo rurale e ai Programmi di sviluppo rurale degli Stati membri. Diciassette paesi hanno colto questa opportunità per introdurre un finanziamento supplementare destinato a favorire una maggiore diffusione della connessione Internet a banda larga. Unitamente alle revisioni della “Valutazione dello stato di salute” della PAC è stato inoltre varato il Piano europeo di ripresa economica (EERP) per rispondere alla crisi finanziaria del 2008.

Per saperne di più sulla “Valutazione dello stato di salute” della PAC fare clic qui.

Per consultare l’opuscolo della Commissione "EU Rural Development Policy: Facing the challenges": [PDF ].

Scheda informativa “Overview of the CAP Health Check and the European Economic Recovery Plan - Modification of the RDPs” [PDF ]

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